![]() Koh Bida Nok è uno dei siti di immersione più apprezzati e popolari nel Sud Ovest della Thailandia. E' una piccola isola che offre immersioni in parete e immersioni poco profonde. Koh Bida Noi e Koh Bida Nai si trovano a sud delle isole Phi Phi e appartengono allo stesso arcipelago . Insieme a Hin Bida sono conosciute come The Bida Islands. Una domenica mattina soleggiata mi sono unita al mio amico Gianluca di Sea Gypsy Divers a bordo di una nuovissima imbarcazione, metà motoscafo metà catamarano, per un'avventura subacquea nell'arcipelago di Phi Phi. Era passato davvero troppo tempo dalla mia ultima immersione, quasi 3 anni, e non ero certa di cosa aspettarmi dall'ambiente marino dell'area che saremmo andati a esplorare e da me in quanto subacquea "a digiuno" da un pezzo. La mattina dell'escursione, quando ho aperto gli occhi a Klong Muang ero un po' nervosa, ma non appena ho afferrato lo zaino e sono salita in moto per il breve tragitto fino all'ufficio di Sea Gypsy in centro ad Ao Nang, la preoccupazione è stata rimpiazzata dall'eccitazione per la giornata a venire. In ufficio ho controllato e provato l'attrezzatura, incontrato gli altri clienti e insieme siamo partiti in auto verso il porto di Tacola, costruito di recente poco fuori Ao Nang, dove ci aspettava la nostra barca. Port Tacola è poco disturbato dal cambio delle maree, o comunque lo è molto meno degli altri porti della zona, e abbiamo potuto imbarcarci dal molo principale, portando comodamente tutta l'attrezzatura dal parcheggio alla barca con appositi carrelli. Quando siamo arrivati alla banchina, era difficile non notare subito la bellissima barca che spiccava tra gli altri motoscafi e catamarani: la Ocean Manta brillava al sole, lucidata e in perfetto ordine, la prua rivolta verso il mare, impaziente di salpare per la sua prima missione ufficiale. La barca ha due zone molto ben distinte, una dedicata ai subacquei, a poppa, e una nella parte anteriore, riservata alla crociera, ai pasti e al relax. Il ponte esterno, a prua, è veramente molto confortevole e spazioso: può ospitare fino a 15 persone. Gli amanti del sole possono stare tranquilli: ci si può sdraiare ad arrostire tra un'immersione e l'altra, io di sicuro l'ho fatto! Salita a bordo ho conosciuto l'equipaggio, gli altri partecipanti alla gita e i proprietari della Ocean Manta, una coppia di subacquei Finlandesi. Il nome è appropriato: l'imbarcazione monta due enormi motori Mercury da 300 CC, e grazie alla forma di catamarano è molto stabile ed elegante, oltre a essere veloce. Dopo esserci sistemati ai tavoli nella zona lounge, ci siamo goduti la brezza del mattino e lo splendido paesaggio mentre lasciavamo Krabi. C'è voluta soltanto 1 ora e 10 per raggiungere il primo punto di immersione, Bida Nok! Incredibilmente veloce! Ho fatto appena in tempo a mangiare una fetta di brownie e preparare l'attrezzatura! Fuori dall'acqua Bida Nok appare come un picco carsico che schizza dritto fuori dal mare. Sott'acqua, tuttavia, è una distesa di giardini di corallo, cavità in cui i sub possono infilarsi e nuotare, e pareti verticali coperte di coralli molli. Squali pinna nera e squali leopardo si fanno vedere spesso attorno a Bida Nok, di frequente mentre nuotano nella laguna poco profonda, mentre tipici pesci di barriera come il pesce pagliaccio, il goby rosso, il pesce angelo, la murena honeycomb si possono ammirare tra i coralli. Non appena siamo arrivati a Bida, è apparso il primo squalo. Lo abbiamo visto dalla barca, ben prima di essere pronti per tuffarci in acqua. Che accoglienza! C'era soltanto un'altra imbarcazione sul posto, con alcuni snorkelisti già in acqua, ma quando ci siamo immersi lo squalo era ancora nello stesso posto. E non era solo. Ne abbiamo visti tre nuotare in cerchio in 5-6 metri di profondità, nella laguna, rilassati e per nulla infastiditi dalla presenza umana. E' stato eccitante per me utilizzare Go Pro per la prima volta durante un'immersione, ed ero talmente concentrata nel filmare tutto quello che vedevo da stupirmi della velocità con cui i 60 minuti dell'immersione sono volati. Era ora di tornare in barca. Nel mio primo video subacqueo ho filmato un paio di squali, una seppia, un paio di nudibranchi, un cucciolo di serpente a bande bianche e nere (krait) che sembrava giocare facendo acrobazie e capriole, un pesce ago fantasma, gruppi di enormi gorgonie, pesci pappagallo e tante altre varietà di coralli e pesci. Tartarughe, barracuda e razze a volte si riposano sul fondo sabbioso del lato sud dell'isola, ma non li abbiamo visti. Tornati a bordo abbiamo controllato l'attrezzatura e attaccato una nuova bombola per la seconda immersione. Il pranzo è stato servito ai tavoli nella zona anteriore coperta: un mix di riso profumato e cubetti di tempeh in semi di sesamo (o qualcosa di simile che non era carne ma ci assomigliava e aveva un ottimo sapore). Abbiamo bevuto acqua filtrata e bibite e per dessert c'erano brownie al cioccolato, ananas e cocomero. L'unica cosa che mi è mancata moltissimo, ma spero che lo troverò in futuro a bordo di Ocean Manta, è una tazza di caffè caldo. Niente di prezioso e pregiato, una miscela di caffè solubile sarebbe più che sufficiente anche per un'amante del caffè come me, in mezzo al mare. Tra un'immersione e l'altra, specialmente per chi come me si raffredda subito, una bevanda calda ed energetica sarebbe molto apprezzata. Dopo pranzo abbiamo avuto tempo per rilassarci e stenderci al sole mentre la barca si spostava da Bida Nok a Phi Phi Leh. Ci siamo affacciati all'entrata di Maya Bay per ammirare l'incredibile colpo d'occhio della spiaggia abbracciata dalle montagne e scattare qualche foto, poi abbiamo proseguito a nord lungo la costa occidentale dell'isola fino a raggiungere un sito chiamato Maya Nui, a poca distanza da un altro punto di immersioni che si chiama Mushroom. Abbiamo potuto scegliere quale dei due esplorare, optando per il primo, più favorevole visto che era prevista una lieve corrente verso la fine dell'immersione, e avremmo potuto sfruttarla al ritorno per farci spingere alla barca. Onestamente non mi aspettavo molto da Maya Nui, ma sbagliavo. La visibilità era inferiore a quella di Bida, tuttavia siamo riusciti a vedere ancora un paio di squali, e poco dopo una grande, amichevole e pigra tartaruga è apparsa al nostro fianco, decidendo di restare con noi per gran parte dell'immersione. Nuotava con eleganza, mantenendosi allo stesso nostro livello e velocità, salendo per respirare in superficie per poi scendere e continuare a nuotare con noi. Amo moltissimo vedere le tartarughe ed ero tutta presa dall'osservare la mia nuova amica quando, con la coda dell'occhio, ho visto un enorme polipo precipitarsi fuori da una cavità nelle rocce. Non so che cosa l'avesse spinto a lanciarsi fuori, ma è successo al momento giusto: il polipo era il più grande che avessi mai visto, e anche il più spavaldo. Di solito i polipi non restano a lungo a farsi ammirare da vicino, non amano mescolarsi ai sub per troppo tempo, ma questo era diverso. Ha iniziato a esibirsi, a fare piroette, a saltellare da una roccia all'altra, tanto che alla fine dell' immersione il mio amico Bruno, sub da 50 anni, ha detto: “Stavo per chiedergli di andarsene, che cosa gli era preso per fare tutta quella scena?”. Naturalmente scherzava, conquistato tanto quanto me da quel polipo spavaldo e curioso. Maya Nui è un'immersione poco profonda, ma regala una grande quantità di coralli, alcuni paesaggi drammatici creati da grandi rocce e occasioni macro interessanti: ci ho messo un po' per riuscire a vedere i minuscoli gamberetti quasi trasparenti che Gianluca mi indicava con la torcia. Poi, mentre salivamo per fare la sosta di sicurezza a fine immersione, un grande gruppo di pesci ci ha circondati ma non riuscivo a ricordare il significato del gesto che Gianluca faceva per indicarmi cosa fossero. Ci sono arrivata solo dopo, ma nel frattempo mi sono goduta lo spettacolo della danza sincronizzata del branco che sembrava una sorta di circo apparso per intrattenerci nei tre minuti di sosta forzata. Erano una scuola di baby barracuda! Tornati a bordo, altra frutta e un'altra fetta di brownie, poi è arrivato il momento di smontare e riporre l'attrezzatura e prepararci al rientro. Il viaggio di ritorno è stato veloce e comodo come all'andata: ci siamo radunati tutti sul ponte esterno per veder sfilare via le Phi Phi Islands e la giornata, e siamo entrati a Port Tacola mentre il cielo alle nostre spalle diventava scuro di nuvole e minaccioso. Baci, abbracci e ultime foto di gruppo, un piacevole giro in moto scappando davanti al temporale, e alle 4.30 del pomeriggio ero a casa a Klong Muang. Sorprendente se penso che avevamo lasciato il porto di Tacola alle 9 del mattino e avuto il tempo di andare a Bida e Phi Phi Leh, trascorrendo una giornata piena di avvenimenti e avvistamenti. Non vedo l'ora di ripetere l'esperienza, questo è certo! Se sei un sub, qual è il tuo posto preferito per fare immersioni nel mondo? Dimmi il tuo. nei commenti e ti dirò il mio.
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MayaPosto accanto al finestrino, sempre. Italiana, abito a Krabi, in Thailandia. Amo i gatti e il caffè, leggere, volare e immergermi nel blu. Archives
August 2023
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